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Abbiamo affrontato questa domanda durante l'evento «Esprit Data», che si è tenuto alla fine del mese di aprile. Con questo incontro, si intendeva gettare dei ponti tra le diverse attrici e i diversi attori del sistema educativo, per trovare dei modi comuni nel trattamento dei dati.

Le tecnologie digitali minacciano i posti di lavoro? Nel secondo episodio del podcast audio sui risultati del rapporto «Digitalizzazione nell’educazione», Benjamin Volland analizza l’impatto degli effetti della digitalizzazione sul mercato del lavoro e quali sono le conseguenze per il sistema educativo.

Nello spazio formativo digitale i dati sono una risorsa basilare. Per il loro utilizzo è dunque importante definire le condizioni quadro organizzative, tecniche e legali ma anche quelle etiche. Una prima misura potrebbe essere quella di stabilire, e esigere, che vengano definiti degli orientamenti etici di base per lo spazio formativo digitale svizzero.

Come potrebbe essere in futuro l'architettura di uno scambio di dati sicuro e responsabile nella formazione professionale? Kevin Saner, analista di sistemi informatici presso Educa, presenta la sua visione di una federazione di dati per la formazione professionale e mette in evidenza il potenziale delle nuove tecnologie.

In Svizzera, il potenziale dei dati deve essere sfruttato meglio. In tal senso, il Consiglio federale ha pubblicato il rapporto «Creazione di data room affidabili sulla base dell'autodeterminazione digitale», che comprende anche il settore dell'educazione.

Cosa si sa dell’impatto che i media digitali hanno sulla formazione delle competenze? Cosa non sappiamo di ciò? Cosa dovremmo sapere? Benjamin Volland risponde a queste interessanti domande nel primo episodio, della nostra serie di podcast audio, riguardo alle osservazioni del rapporto «Digitalizzazione nell’educazione».

Nel sistema formativo professionale vengono generati dati in luoghi molto diversi da e su apprendiste e apprendisti. Per questa ragione siamo stati incaricati di progettare una federazione di dati per la formazione professionale, al fine di garantire tra le aziende formatrici, le scuole, le amministrazioni cantonali, ecc. uno scambio dei dati sicuro, semplice e di qualità.

Al momento dello sviluppo di una politica d'utilizzo dei dati, ci si è resi conto della mancanza di uno sportello che si occupasse delle domande riguardanti l'utilizzo e la protezione dei dati nel sistema educativo. Siamo perciò in procinto di attuarlo. Nel frattempo, abbiamo chiesto a Lea Marti, della Divisione della scuola dell'obbligo del Canton Argovia, quale sia l'utilità e quali aspettative ha in merito a questo sportello.

I principali assi, per lo sviluppo di una politica d'utilizzo dei dati, sono stati definiti. Pertanto, l'obiettivo che ci si prefigge è quello di sviluppare una politica d'utilizzo dei dati in un quadro sicuro, affidabile e eticamente adeguato.

Nel quadro dello sviluppo di una politica d’utilizzo dei dati, abbiamo condotto un sondaggio nelle scuole e negli uffici cantonali dell’educazione. Volevamo sapere: dove sta il problema? Quali questioni ed esigenze riguardanti l'utilizzo e la protezione dei dati preoccupano attualmente le scuole e le autorità scolastiche cantonali?

Le misure per l’attuazione della Strategia «Svizzera digitale» dell’amministrazione federale sono state definite in un piano d’azione. Il concetto di una federazione di dati per la formazione professionale fa ora parte del campo d’azione «Formazione, ricerca e innovazione».

I dati contribuiscono a migliorare il sistema educativo e la riuscita scolastica, hanno perciò un potenziale innovativo. Quali sono le sfide e le potenzialità che la scuola di domani dovrà affrontare nel settore dell’utilizzo dei dati? Il professor Abraham Bernstein dell’Università di Zurigo ci presenta il suo punto di vista per quanto riguarda il futuro.

Il progredire della digitalizzazione sta modificando rapidamente l’apprendimento, l’insegnamento e la vita nelle nostre scuole. Lo stato e gli effetti della digitalizzazione, nel sistema educativo svizzero, sono evidenziati per la prima volta nel rapporto «Digitalizzazione nell’educazione».

I dati sono una risorsa basilare nello spazio formativo digitale. Per garantire che questi dati possano essere utilizzati in un quadro affidabile, sicuro ed eticamente appropriato, siamo stati incaricati dalla Confederazione e dai Cantoni di sviluppare dei principi di base. Il 24 giugno l’Assemblea plenaria della CDPE e la direzione della SEFRI hanno approvato formalmente i progetti principali.

Lo spazio digitale svizzero dell'istruzione è sempre più modellato dagli sviluppi nazionali e internazionali, che avvengono al di fuori del settore dell’educazione. È in questo contesto che noi partecipiamo alla Rete di autodeterminazione digitale creata dalla Confederazione.

Nella formazione professionale iniziale, i dati delle giovani e dei giovani sono creati in luoghi molto diversi. Tuttavia, al momento dello scambio di questi dati, si presentano numerose sfide. In questo contesto, una federazione di dati può semplificare lo scambio di dati decentralizzati, come spiega Andreas Klausing nell’intervista.

Il 1. gennaio 2021 ha segnato l’inizio di una nuova era per la nostra agenzia specializzata Educa: la 3.a decade del 21. secolo è cominciata sotto un nuovo statuto giuridico. La nostra cooperativa – che festeggerà il centenario il 14 giugno prossimo – d’ora innanzi, opera in qualità di istituzione di diritto pubblico.

L’insegnamento a distanza – e la digitalizzazione in generale – solleva la questione dell’utilizzo dei dati. Anche l’etica entra quindi repentinamente in gioco. Tre domande a Cornelia Diethelm fondatrice del Centre for Digital Responsibility (CDR) e responsabile del programma Digital Ethics all’Alta scuola di gestione di Zurigo (HWZ).