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Da quando è stato presentato, nel mese di marzo 2020, Navigator è stato costantemente aggiornato. Le nuove applicazioni e gli aggiornamenti ora sono elencati singolarmente. Quest’autunno, in collaborazione con la Fondazione Centro svizzero della pedagogia speciale, è stata rivista anche la tematica dell’accessibilità.

Il Consiglio di Stato friburghese intende rivedere il concetto per l’integrazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Di conseguenza l’introduzione del concetto Bring your own device, previsto per il rientro in classe nel 2021, è rinviato. Tuttavia, i progetti pilota in corso continuano e saranno estesi.

L’ASP di Zurigo, in collaborazione con il responsabile della protezione dei dati del Canton Zurigo, ha realizzato i materiali didattici sulla tutela della privacy «Destreggiarsi con consapevolezza nel mondo digitale». Sono destinati alla scuola dell’obbligo, a partire già dalla scuola dell’infanzia, e disponibili gratuitamente in italiano, francese e tedesco.

All’inizio del 2020, la piattaforma Giovani e media ha creato un gruppo di esperti per accompagnare il tema centrale 2020–2021 «Protezione dei dati e della sfera privata di bambini e giovani in Internet». Sono stati selezionati quattro progetti per questi gruppi target, che saranno attuati nel corso dell’anno.

Le chiusure dei due servizi, durante il mese di dicembre 2020, ha segnato la fine di un’era. educanet² offriva uno strumento per l’organizzazione e la collaborazione a scuola e nell’insegnamento. educa.ID, invece, forniva un accesso semplificato a diversi servizi online destinati alle scuole.

Lo studio JAMES 2020 (disponibile in italiano) rileva un aumento del tempo di utilizzo del cellulare da parte dei giovani svizzeri, che lo usano per comunicare, navigare e per i social network. Lo studio mette in evidenza anche l’aumento delle molestie sessuali in internet.

Il lockdown di marzo ha comportato nuove esperienze di insegnamento a distanza nella formazione professionale. Il nuovo rapporto «Accento sulle tendenze», pubblicato dall’Osservatorio svizzero per la formazione professionale OBS IUFFP, illustra gli elementi rilevabili per l’ulteriore sviluppo delle forme di insegnamento digitale.

Il DECS ha pubblicato un rapporto sull’insegnamento nelle scuole medie superiori durante il lockdown. I docenti e le direzioni scolastiche hanno espresso un buon grado di soddisfazione per quanto concerne la capacità dell’istituto scolastico di riorganizzarsi e di adattare l’insegnamento alle nuove condizioni. La percentuale di gradimento espressa da allievi e genitori è invece più bassa.

Dopo le prime esperienze d'insegnamento a distanza, realizzate durante la primavera 2020, diversi cantoni hanno realizzato delle indagini per valutarne i risultati (i link degli studi si trovano al termine dell’articolo). Il Canton Ticino, ha condotto un sondaggio tra gli allievi, i docenti, i genitori e le direzioni scolastiche. Tre le domande poste a Emanuele Berger, direttore della Divisione della scuola del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS).

Cos’è il criptaggio? Perché è un tema di grande attualità e la sua importanza continuerà a crescere in futuro? E perché il criptaggio è importante per l’educazione e per l’insegnamento a distanza? Alan Moran – responsabile del portfolio digitale e innovazione dell’agenzia specializzata educa.ch – risponde a queste domande.

L’insegnamento a distanza – e la digitalizzazione in generale – solleva la questione dell’utilizzo dei dati. Anche l’etica entra quindi repentinamente in gioco. Tre domande a Cornelia Diethelm fondatrice del Centre for Digital Responsibility (CDR) e responsabile del programma Digital Ethics all’Alta scuola di gestione di Zurigo (HWZ).

L’Istituto universitario federale per la formazione professionale IUFFP sostiene le scuole professionali nella loro trasformazione digitale con il programma tras:formazione. Con il sopraggiungere della pandemia, le esigenze delle scuole sono però cambiate radicalmente. Angela Schaniel, responsabile del programma tras:formazione, nell’intervista spiega l’impatto che questo ha avuto sul programma e le sfide che comporta.

Ora che le scuole sono di nuovo aperte, e che è ripreso l’insegnamento, ci si pone la domanda in merito al cambiamento digitale, ossia se questo sarà duraturo. Stefan Wolter e Maria Cattaneo presentano i risultati di un'inchiesta rappresentativa su questo soggetto.

Il nuovo anno scolastico è iniziato, o sta per iniziare, in tutti i cantoni e l’insegnamento in presenza dipenderà dall’evoluzione della pandemia. Le esperienze acquisite durante il periodo dell’insegnamento a distanza dovrebbero essere messe in pratica per rispondere in modo adeguato alle sfide della digitalizzazione nell’educazione, spiega Toni Ritz, direttore dell’agenzia specializzata Educa.

Imparare all’interno e all’esterno: che rapporto esiste con la trasformazione digitale? Rolf Jucker, direttore della Fondazione SILVIVA spiega il potenziale dell’apprendimento nella e con la natura al tempo del digitale.

Nel mese di marzo, la rapida introduzione dell’insegnamento a distanza ha accresciuto lo sfruttamento delle comunità Web. «Web2-Unterricht» è una piattaforma di scambio per gli insegnanti, in particolare per coloro che insegnano nelle scuole professionali e nel secondario II. Il blog propone idee e link per l’insegnamento, materiali e corsi online come pure tendenze e novità. Questo periodo come è stato vissuto dalla comunità Web? Quali sono stati gli insegnamenti? Gli autori di «Web2-Unterricht» Urs Henning, Emil Müller e Renée Lechner rispondono a queste domande.

Le applicazioni per l'apprendimento a distanza talvolta vengono realizzate in fretta, a scapito della protezione dei dati. In questa intervista, i funzionari cantonali Cécile Kerboas (VD) e Dominika Blonski (ZH) spiegano gli insegnamenti da trarre e come questi strumenti possono essere resi conformi alla protezione dei dati.

Le scuole dei villaggi di montagna sono confrontate con numerose sfide. Durante la pandemia, l’insegnamento a distanza è stato una difficolta o un’opportunità? Un resoconto delle esperienze delle scuole di Ambrì (TI), Bratsch (VS) e Guttannen (BE).

Durante il periodo dell’insegnamento a distanza, gli insegnanti e le insegnanti, come pure gli studenti e le studentesse, sono stati confrontati con la questione della valutazione – verifica delle conoscenze acquisite, test, verifica dell’apprendimento autonomo. Il Centro dell’insegnamento secondario II (ZEM CES) ha interrogato alcune attrici e alcuni attori delle scuole medie superiori. Quali esperienze sono state fatte? Chi ha proposto delle verifiche? Le verifiche digitali/online in futuro saranno parte integrante dei metodi di valutazione nelle scuole medie superiori?

Quali conclusioni traggono i genitori e le famiglie dall’insegnamento a distanza che è stato svolto durante la pandemia di coronavirus? Nils Landolt – docente di scuola elementare, promotore di Schulwandel.ch e fondatore di LernHaus Sole – analizza i risultati di un’inchiesta condotta in 15 cantoni.

Quali insegnamenti si possono trarre dall’insegnamento a distanza impartito nella formazione degli insegnanti durante la pandemia? Intervista ad Andrea Hungerbühler, direttrice della Camera delle Alte scuole pedagogiche di swissuniversities, coordina lo sviluppo strategico delle Alte scuole pedagogiche e la formazione degli insegnanti.

La pandemia del Covid-19 ha scosso tutti gli attori del mondo della scuola: politici, corpo insegnante, direzioni, allievi e genitori. La scuola per perseguire la sua missione, spesso si è trovata ad intraprendere l’insegnamento a distanza. Di fronte all’accelerazione generalizzata e alle incertezze globali, le competenze in materia di educazione allo sviluppo sostenibile (ESS), secondo Pierre Gigon, responsabile dei progetti di éducation21, sono una risorsa appropriata per sollecitare la scuola a diventare uno spazio di decelerazione.

Nicole Cornu è responsabile della formazione di base dei 28'000 apprendisti impiegati di commercio in Svizzera. Risponde regolarmente alle domande delle apprendiste e degli apprendisti nella rubrica «Sorgenecke» della rivista 20 Minuti. Allo stesso tempo, come docente di pratica professionale in seno alla Società impiegati di commercio (SIC), si occupa dei sei apprendisti. Da questo punto di vista, trae un bilancio intermedio.

L’insegnamento in presenza nella scuola dell’obbligo ha ripreso progressivamente dall’11 maggio. È l’occasione questa per trarre un bilancio intermedio sulla collaborazione tra cantoni e Confederazione nell'ambito dell’insegnamento a distanza. Intervista a Josef Widmer, vicedirettore della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI).