Perché il contatto con la scuola s’interrompe e come può essere ripreso?

 Il contatto con la scuola può interrompersi per diversi motivi: per esempio a causa di un’infrastruttura inadeguata (mancanza di computer o laptop, mancanza di una connessione internet sufficientemente veloce, nessuna stampante, nessuna postazione di lavoro adattata), a causa di un sovraccarico dovuto all'apprendimento a distanza, un bisogno di supporto diretto o di contatto diretto con l'insegnante non sufficientemente soddisfatto, per la mancanza di motivazione o di interesse per le singole materie o anche per la mancanza di interazione con i coetanei. Conoscere la causa della rottura del contatto rende molto più facile la ricerca di soluzioni adeguate e orientate alle esigenze.

Se la comunicazione s'interrompe, è importante che la scuola si attivi affinché si ristabilisca il contatto con l'allievo (e-mail, telefonata, messaggi sul cellulare o se necessario anche con una visita a casa). Questo contatto non deve necessariamente essere attuato dall'insegnante, ci sono altri servizi scolastici che possono intervenire, a seconda della situazione, per esempio la segreteria, il servizio di sostegno pedagogico, i servizi della pedagogia speciale o la direzione della scuola.

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Come si possono sostenere i genitori?

L'isolamento è una sfida importante per tutte le famiglie con figli in età scolastica. L’entità della sfida è influenzata dall'età e dal numero di figli, nonché dalla composizione della famiglia e dalla situazione lavorativa dei genitori. Non dobbiamo aspettarci che i genitori assumano il ruolo dell'insegnante e diventino dei mediatori tra lo studente e la materia. Un chiarimento del ruolo dei genitori, e delle aspettative riposte in loro durante l'isolamento, può togliere molte pressioni: gli insegnanti rimangono i principali responsabili del processo di apprendimento e i genitori possono sostenere questo processo fornendo delle buone condizioni di studio a casa. Offerte innovative, flessibili e orientate alle esigenze possono alleviare i genitori e dare loro la sensazione di non essere lasciati soli. Le scuole offrono un'ampia gamma di supporto in questo settore: consulenza e supporto telefonico (hotline) o e-mail, visite a domicilio, prestito di materiale, consegna dei compiti a domicilio, gruppi di scambio digitale per i genitori, servizio di supporto a scuola nonostante l’isolamento e altro ancora. Come in classe, anche al domicilio un ambiente poco stressante ha un effetto positivo sul processo di apprendimento.

Come possono essere sostenuti gli studenti?

Dei contenuti didattici interessanti, attrattivi, multimediali e accessibili – sia digitali che analogici – costituiscono una buona base per l’apprendimento. Poiché l'apprendimento nell'intimità di una piccola stanza non è sufficiente, sono necessarie relazioni interpersonali per mantenere vivo questo processo. In questo caso, sono un valido supporto i corsi interattivi online o le piattaforme digitali d’apprendimento, in quanto consentono uno scambio con l’insegnante sui contenuti destinati all’apprendimento. Inoltre, l'apprendimento digitale tra pari, ossia il lavoro in piccoli gruppi di studenti nello spazio digitale, promuove l'interazione sociale tra gli studenti stessi che lavorano insieme sullo stesso argomento. Le interazioni che avvengono tramite i servizi di chat o i social media non devono essere trascurate per gli allievi più grandi, anche se non discutono necessariamente di contenuti scolastici.


Il modello del triangolo pedagogico

Romain Lanners: Nelle scienze dell’educazione, si parla di modello del triangolo pedagogico. Lo studente, l’insegnante e la materia rappresentano i tre poli: l’insegnante fa da mediatore tra la materia e gli allievi. Nell'ambito dell'apprendimento scolastico, tuttavia, anche l'intera classe svolge un importante ruolo interattivo. Le molteplici relazioni interpersonali tra gli insegnanti e gli studenti, come pure tra gli stessi studenti, hanno una grande influenza sull’apprendimento. In questi tempi di soppressione dell’insegnamento in presenza, questi modelli familiari di relazioni interpersonali si perdono nei processi d’apprendimento. Alcuni studenti sono in grado di adattarsi rapidamente alla nuova situazione dell’insegnamento a distanza. Essi si compiacciono perché nel nuovo ambiente digitale l’apprendimento è più rapido. Altri, per contro, restano disorientati e il contatto con la scuola s’interrompe.

La decisione della Confederazione e dei cantoni, di aprire in modo progressivo prima della fine dell’anno scolastico le scuole, permetterà di riprendere di nuovo le relazioni del triangolo pedagogico e di terminare positivamente l’anno scolastico. Questo è in particolar modo importante per gli allievi che, durante il prossimo anno scolastico, cambieranno classe.

Dal punto di vista della pedagogia speciale, vorrei concludere questo contributo con la considerazione seguente: in rapporto agli 11 anni di scolarità obbligatoria, le otto settimane mancanti di lezioni in presenza avranno uno scarso effetto sull’apprendimento, a condizione naturalmente, che i contenuti trasmessi con l’insegnamento a distanza non vengano valutati nell’ambito di un processo di promozione. Vedremo tra qualche anno cosa ci confermerà la ricerca educativa sull’apprendimento in uno stato di isolamento.

 

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