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Il nostro convegno ha dato uno sguardo dietro le quinte dei sistemi di IA, focalizzando l’attenzione sul ruolo centrale che i dati svolgono all’interno di tali sistemi nonché illustrando il potenziale e le sfide dell’intelligenza artificiale nel sistema formativo.

Il rapido sviluppo dell'intelligenza artificiale (IA) sta sfidando il sistema formativo. Oltre alle interessanti opportunità, l'IA comporta incertezze e presenta nuove esigenze al sistema. Discutiamo alcune di queste opportunità, incertezze ed esigenze nel nostro dossier «L'IA nella formazione».

L'intelligenza artificiale (IA) solleva interrogativi sulla formazione del corpo insegnante. Il terzo episodio della nostra serie di podcast «I dati nello spazio formativo digitale» analizza l'IA dal punto di vista dell'insegnamento. Come può l'IA aiutare le studentesse e gli studenti a imparare? Che cosa devono sapere loro sui dati?

Le scuole elaborano, memorizzano e gestiscono molti dati (personali) sensibili. Il nostro nuovo dossier «Scuola conforme alla protezione dei dati» sostiene le scuole nella gestione dei dati personali con l'aiuto di strumenti pratici. In questo modo può essere rafforzata la fiducia nelle scuole e migliorata la protezione dei dati.

Il secondo episodio della nostra serie di podcast «I dati nello spazio formativo digitale» tratta l'intelligenza artificiale (IA) nell'amministrazione dell'educazione. L'IA è già utilizzata? Quali sono le domande più urgenti? E quali risposte sono già state date?

Il progetto IDENTI del Cantone di Lucerna si occupa dell'identità digitale delle allieve e degli allievi ed esamina le condizioni quadro dei materiali didattici digitali e delle applicazioni. Karin Weber e Reto Buchmann, responsabili della direzione del progetto, hanno delineato per noi le prime soluzioni alle sfide individuate.

La nostra nuova serie di podcast (disponibile in tedesco e in francese) è dedicata al tema «I dati nello spazio formativo digitale». Il primo episodio di questa serie risponde alle seguenti domande: che cosa sono i flussi di dati, perché sono importanti e che cosa possono insegnarci?

Una politica d'utilizzo dei dati che tenga conto anche di questioni di equità nella formazione richiede un dialogo con tutte le parti interessate: la ricerca, l'ambiente scolastico, le aziende EdTech e l'amministrazione scolastica. Perché questo dialogo è cruciale lo spiega nel suo articolo il Prof. Dr. Kenneth Horvath, direttore del progetto di ricerca «Algorithmic Sorting in Education» presso l'ASP di Zurigo.

La collaborazione con progetti di utilizzo dei dati ci permette di far luce sull'ecosistema dei «dati dell'educazione», sulla base di casi concreti tratti dalla pratica, e di testare delle soluzioni per le diverse parti interessate. Le esperienze fatte finora lo dimostrano: malgrado l'eterogeneità, le problematiche da affrontare sono le stesse.

Il 1. settembre 2023 è entrata in vigore la nuova legge federale sulla protezione dei dati. Per i privati (comprese le aziende) e gli organi federali ciò comporta importanti cambiamenti nel modo di trattare i dati personali e di fornire informazioni.

Con la nostra nuova rubrica intendiamo informare, trasmettere conoscenze e stimolare discussioni. Il primo Dossier Educa (in francese e tedesco) è dedicato a un argomento di grande attualità: le «Blockchain nella formazione». Il convegno Educa23 è stato incentrato su questo tema e la retrospettiva vi fornirà i dettagli dell'evento.

In un mondo digitale, la trasmissione dei diplomi e dei certificati di lavoro analogici pone problemi e genera una montagna di dati personali. I giustificativi digitali possono essere d'aiuto in questo senso, poiché migliorano due aspetti: la connettività – ovvero la trasmissione nel modo più semplice possibile – e il risparmio di dati di tali scambi. Nel quarto video della serie «Blockchain nella formazione» vi mostriamo come si effettua concretamente tutto ciò.

La nuova legge federale sulla protezione dei dati (nLPD) entrerà in vigore il 1. settembre 2023. Cosa significa la nuova legge sulla protezione dei dati per le scuole? Innanzitutto, per le scuole pubbliche, si applica come prima la rispettiva legge cantonale sulla protezione dei dati.

Cosa hanno in comune il federalismo svizzero e le blockchain? Entrambi si concentrano sull'autodeterminazione delle piccole unità. In occasione del nostro convegno 2023 sulle «blockchain nella formazione» esamineremo questa tendenza all'autodeterminazione e i possibili significati per il sistema educativo che ha una comprovata esperienza nel federalismo.

Le infrastrutture e le tecnologie innovatrici stanno dando un forte impulso alla digitalizzazione del sistema educativo. Il nostro convegno 2023 fa il punto sulle «blockchain nella formazione», diventa interattivo e rende tangibili le basi. Come mostra il nostro video (francese), David in futuro potrebbe ricevere la certificazione delle sue competenze tramite una connessione diretta e criptata.

Il nuovo «Swiss National EdTech Testbed Programm» dello Swiss EdTech Collider è la prima offerta a livello nazionale, che consente al corpo insegnante di testare e contribuire alla creazione di strumenti digitali per l'insegnamento. Carmen Sieber dello Swiss EdTech Collider fornisce una panoramica del programma.

I dati sono una risorsa strategica per il sistema educativo. Racchiudono un grande potenziale d'innovazione. Questo vale anche per il sistema della formazione professionale. Nel mese di giugno 2021, siamo stati incaricati di progettare una federazione di dati per la formazione professionale. Abbiamo presentato questo concetto alla CDPE e alla SEFRI nel marzo 2023.

Come si possono utilizzare le blockchain nel sistema educativo? Affronteremo questa domanda nel nostro convegno «Educa23». Come anticipazione, vi proponiamo una serie di video, che vi mostreranno come le blockchain stanno rivoluzionando lo scambio dei dati. Nel primo video, spieghiamo l'emissione di un contratto d'apprendistato nel formato digitale e verificabile.

Regolamentare l'accesso ai dati, o la loro soppressione, è un aspetto cruciale di governance. Con una buona strategia di governance dei dati, le aziende e le istituzioni permettono un utilizzo efficace delle informazioni per raggiungere gli obiettivi stabiliti. Questi obiettivi variano notevolmente a seconda degli attori del sistema educativo. È qui che la politica d'utilizzo dei dati assume un ruolo importante.

Le scuole si trovano sempre più spesso a dover affrontare questioni relative all'utilizzo e alla protezione dei dati. Christian Flückiger, responsabile della protezione dei dati e della trasparenza per il Canton Giura e il Canton Neuchâtel, fa luce su questo tema.

Nel quinto e ultimo episodio del podcast sul rapporto «Digitalizzazione nell'educazione», spieghiamo come determinare la qualità di uno studio e come interpretarne i risultati. Che cosa si deve cercare per stabilire la credibilità e la pertinenza delle affermazioni che sono contenute nello studio?

Dal lancio del nostro sportello per l'utilizzo e la protezione dei dati, ci siamo occupati di un'ampia gamma di problematiche, che si presentano nella pratica: ad esempio di materiali didattici digitali, di dati personali o di servizi cloud. Questo ci ha permesso di raccogliere le prime esperienze, che verranno integrate nello sviluppo di una politica d'utilizzo dei dati a livello nazionale.

Nel quarto episodio del podcast audio sul rapporto «La digitalizzazione nell'educazione», analizziamo dove si situa la Svizzera in rapporto agli altri Paesi. Quali sono gli ostacoli e le condizioni quando si fanno dei confronti? E quali insegnamenti possiamo trarre?

Nel sistema educativo è attiva una moltitudine di attori. Questo significa anche che esiste un'ampia gamma di prospettive sui dati dell'educazione. Quando si sviluppa una politica per l'utilizzo dei dati, è un compito impegnativo d'organizzazione politica, tener conto dei diversi obiettivi e interessi della ricerca, dell'amministrazione, della pratica scolastica e delle aziende EdTech.