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I flussi di dati, cioè lo scambio di dati tra persone o istituzioni, avvengono oggigiorno nel sistema formativo decine di migliaia di volte in una giornata. Una ragione sufficiente per dedicare interamente un nuovo dossier Educa a questa «operazione elementare» della digitalizzazione.

Nello spazio formativo svizzero, vi sono grandi incertezze riguardo l'utilizzo e la protezione dei dati. Il nostro sportello vi aiuta a risolvere questi problemi e vi permette di fare maggiore chiarezza al riguardo.

L’identità delle allieve e degli allievi è un bene particolarmente prezioso, che merita di essere protetto, soprattutto nello spazio digitale. Per questa ragione i Cantoni hanno creato la Federazione Edulog, che stabilisce delle regole identiche per tutti i fornitori d’identità e di servizi. Noi realizziamo e sviluppiamo, quindi, questo spazio di fiducia.

Internet ha abbattuto i confini a noi familiari ed ha creato dei nuovi modelli commerciali. Restano però gli spazi giuridici territoriali tradizionali. Noi mettiamo in relazione le prospettive tra il sistema formativo federale e gli attori mondiali.

L’educazione copre una vasta gamma di dati: dati personali e di utilizzo, dati sui comportamenti e i valori. L’utilizzo e la protezione di tali dati richiedono regole chiare e concordate. Noi sviluppiamo le basi per una politica di utilizzo responsabile dei dati.

La nostra nuova serie di podcast (disponibile in tedesco e in francese) è dedicata al tema «I dati nello spazio formativo digitale». Il primo episodio di questa serie risponde alle seguenti domande: che cosa sono i flussi di dati, perché sono importanti e che cosa possono insegnarci?

Klapp semplifica la comunicazione tra il corpo insegnante, genitori e studentesse e studenti e permette di amministrare le informazioni importanti come messaggi, calendari e assenze in un unico luogo centralizzato. Questo servizio online è ora accessibile tramite Edulog. Karin Burkhalter, membro del comitato di direzione di Klapp, racconta di questa adesione.

Lo sguardo retrospettivo precede quasi sempre quello verso il futuro. Questo è particolarmente vero quando utilizziamo i dati per stabilire scenari, modelli e previsioni. Le domande sulla disponibilità, la qualità e l'uso di tali dati nello spazio formativo hanno caratterizzato il nostro lavoro nel 2023.

Altre notizie

Nell'ultimo articolo del blog della CDPE (disponibile in tedesco), il direttore di Educa Toni Ritz analizza le sfide e le opportunità che si presentano in relazione ai dati e all'IA nella formazione. La qualità dei dati è fondamentale.

Il 9 aprile 2024 le studentesse e gli studenti delle scuole medie di Ambrì e Breganzona hanno partecipato a dibattiti e attività interattive per riflettere sui rischi e sulle opportunità dell’IA. L’incontro si è svolto presso la Casa della sostenibilità USI ad Airolo e si inserisce nel progetto «Science and You(th)» di Science et Cité, realizzato in Ticino da L’ideatorio dell’USI.

L'anno scorso dieci scuole professionali hanno dimostrato come combinano l'e-learning e l'insegnamento in presenza (apprendimento misto). Le dieci scuole hanno costituito le tappe di un «Tour de Suisse». Il rapporto finale della Scuola universitaria federale per la formazione professionale (SUFFP) è ora disponibile.

Nel podcast in lingua inglese «Education Technology Society», Michael Geiss dell'ASP di Zurigo parla della sua nuova pubblicazione che analizza l'introduzione dei computer nelle scuole europee dagli anni Sessanta agli anni Novanta. Offre inoltre uno sguardo sugli sviluppi in Svizzera.

Il Consiglio di Stato ha approvato la Strategia per la trasformazione digitale del Cantone Ticino, il documento alla base della messa in atto della digitalizzazione dell’Amministrazione cantonale. La trasformazione digitale è parte integrante del «Programma di legislatura 2023–2027».

A causa della trasformazione digitale aumentano le esigenze nei confronti del corpo insegnante. Perciò l'European Digital Education Hub (EDEH) ha pubblicato un rapporto sui rischi e i benefici dell'IA nell'insegnamento e nell'apprendimento, dove sono presentati strumenti e materiali didattici utili sul tema dell'IA per diverse fasce d'età.

Il 21 marzo 2024 sarà presentato EDUCO, un progetto di sviluppo di un'educazione digitale per le allieve e gli allievi del livello primario del Centro scolastico di Collina d'Oro. EDUCO è promosso dal Comune di Collina d’Oro e realizzato dal Dipartimento formazione e apprendimento / Alta scuola pedagogica (DFA/ASP) della SUPSI e dal Centro risorse didattiche e digitali del DECS.

Il Consiglio di Stato del Cantone Ticino ha presentato il «Programma di legislatura per il periodo 2023-2027». Tra i principali obiettivi politici figura quello di valorizzare e promuovere le opportunità offerte dalla digitalizzazione e dalle nuove tecnologie nel sistema formativo ticinese.

Lavorare con dei dati mette le amministrazioni dell'educazione di fronte a sfide costanti. In collaborazione con la divisione della scuola dell'obbligo del Canton Lucerna, il progetto «Opportunité numérique» ha elaborato visivamente i dati del sistema formativo in un rapporto (disponibile in francese). Questo rapporto sui dati potrà essere utilizzato in futuro dai comuni del Canton Lucerna per lo sviluppo della scuola.

La piattaforma RSI EDU ha condiviso un nuovo dossier dedicato interamente al tema delle Intelligenze Artificiali. La serie di video è stata realizzata in collaborazione con il Dipartimento tecnologie innovative SUPSI e con l’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale (IDSIA USI-SUPSI).

L'ASP di Zurigo e la responsabile della protezione dei dati del Canton Zurigo hanno realizzato «Destreggiarsi con consapevolezza nel mondo digitale», una serie di materiali didattici destinati alle allieve e agli allievi della scuola dell'obbligo e incentrati sul tema della tutela della sfera privata. I materiali sono gratuiti e disponibili in italiano.

L'ultimo numero della rivista online Bricks documenta da punti di vista diversi le esperienze di «open education» dove l'uso dell'IA e altri ausili didattici digitali nelle scuole diventa uno strumento di inclusione in cui l'accesso all'istruzione è aperto e condiviso.

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